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Estefano Tamburrini

Ciascuno cresce solo se sognato


«Dove c’è pericolo cresce anche ciò che salva», scriveva il poeta tedesco Friedrich Hölderlin; ci pare che in questa frase ci sia molto dell’esperienza di «Teddy per il quartiere Crocetta», il laboratorio educativo promosso da Caritas diocesana e destinato a bambine e bambini del quartiere, che si è svolto dal 13 al 24 giugno al Parco XXII Aprile con l’obiettivo di riconoscere ai partecipanti (ma anche alle loro mamme e papà) un ruolo attivo nel processo educativo, di espressività e di confronto rivolto ad arricchire il tessuto sociale del territorio, attraverso la valorizzazione dello spazio pubblico come luogo di bellezza in cui coltivare i legami sociali. Questo è stato possibile grazie all’impiego di linguaggi espressivi differenti, dalla scrittura individuale e collettiva ad attività corporee utili a incentivare la creatività nei bambini. «Teddy per il quartiere Crocetta» è un’idea di Keats - Kantiere educativo per azioni trasformative: un’associazione di promozione sociale nata per iniziativa un gruppo di giovani pedagogiste con la finalità di intrecciare pratiche formative e progettazione educativa con linguaggi creativi.


Caritas diocesana ha promosso il laboratorio nel contesto urbano della Crocetta anche con l’intenzione di attivare la comunità locale attorno all’esigenza dell’integrazione sociale e culturale dei più giovani, prevalentemente bambini e ragazzi modenesi di famiglie provenienti da altri paesi.



Un’esperienza che si pone in continuità con il progetto 8xmille Cei «Fiducia nella città», e con le iniziative volte ad allestire contesti giusti e inclusivi rivolti anche a bambini e adolescenti

Un’esperienza che si pone in continuità con il progetto 8xmille Cei «Fiducia nella città», e con le iniziative volte ad allestire contesti giusti e inclusivi rivolti anche a bambini e adolescenti. L’esperienza di «Teddy per il quartiere Crocetta» si è potuta realizzare grazie alla generosa accoglienza del Circolo Alchemia del Ceis, alla collaborazione della Fondazione Auxilium nella preparazione dei pasti e grazie al sostegno del Comitato genitori della primaria Collodi dell’Ic Comprensivo 10. L’iniziativa è riuscita anche a coinvolgere alcuni giovani adolescenti del quartiere che, in qualità di volontari, hanno potuto spendersi per gli altri, decostruendo le rappresentazioni negative che troppo spesso si hanno di ragazze e ragazzi di seconda generazione, che non sono solo destinatari di percorsi di integrazione ma anche giovani cittadini sensibili e attivi al pari di modenesi come Danilo Bertani:

cittadino innamorato del proprio quartiere e della memoria delle sue acque, che con i suoi racconti ha condotto i partecipanti in un viaggio nel tempo, facendo loro vedere da vicino le imbarcazioni e gli strumenti da usati dai pescatori del secolo scorso nei canali e nei fiumi che arrivavano alla Darsena. «Teddy per il quartiere Crocetta» si è concluso con una festa al Parco XXII Aprile, dove i bambini e le bambine hanno offerto agli abitanti nel quartiere una storia creata da loro durante i dieci giorni di laboratorio: un esercizio di immaginazione sempre finalizzato a promuovere la bellezza del territorio a partire dallo sguardo soggettivo dei più piccoli.

Caritas diocesana, grazie ai fondi di 8xmille della Cei e al progetto «Fiducia nella città», continuerà a organizzare eventi culturali rivolti ai minori e alle loro famiglie, con la finalità ultima di offrire un contributo per il riconoscimento dell’architettura dei servizi, spesso ancora ignota ai più e che, se non valorizzata adeguatamente, rischia di moltiplicare delle «periferie esistenziali» prima ancora che urbane, di aumentare la distanza tra chi ha molte opportunità e chi non ne ha. Si tratta di offrire, proprio ai più fragili, le migliori opportunità al fine di immaginare un futuro diverso per tutti ricordando, con il verso di Danilo Dolci, che «ciascuno cresce solo se sognato».

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