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  • Ciro Ludovico

Ripartire dalle radici

Allestire le condizioni per ricostruire prossimità con gli anziani del territorio




«Gli anziani sono abbandonati, e non solo nella precarietà materiale. Sono abbandonati nella egoistica incapacità di accettare i loro limiti che riflettono i nostri limiti, nelle numerose difficoltà che oggi debbono superare per sopravvivere in una civiltà che non permette loro di partecipare, di dire la propria. Questi anziani dovrebbero invece essere, per tutta la società, la riserva sapienziale del nostro popolo».

(Francesco, 2013)


Come affrontare le sfide che le conseguenze degli anni di pandemia ci pongono e che riguardano in modo particolare la popolazione anziana del nostro paese? Caritas ritiene sempre più necessario andare ad incontrare le persone all’interno dei territori, lì dove vivono, come segno reale e tangibile di vicinanza alle comunità locali. Idea di fondo è che sia possibile garantire la salute e la sicurezza solo avendo consapevolezza che si appartiene a una comunità, solo attraverso il riconoscimento, la presa in carico, la cura.


In linea con questi orientamenti, a partire da quest’anno, Caritas Modenese avvia il progetto "Dalle radici", promosso insieme al Servizio Sociale Territoriale del Polo 3 e il PUASS, e reso possibile grazie al sostegno di Fondazione Iris Ceramica Group. Obiettivo del progetto è promuovere all'interno del territorio una cultura dell'attenzione e della cura, per contrastare l'isolamento sociale con lo sviluppo di relazioni inclusive.


Martedì 29 marzo dalle 16.15 alle 17.30, presso la Chiesa Parrocchiale della Madonna Pellegrina, il Vescovo Erio dialogherà con alcuni anziani e alcuni attori sociali. Con questo incontro si intende avviare all'interno delle comunità territoriali una riflessione attorno alle difficoltà che la popolazione anziana vive, in particolare in relazione all'inasprirsi della condizione di isolamento che i due anni di pandemia hanno dettato.

Per farlo, riteniamo indispensabile metterci prima in ascolto delle voci di chi in prima persona vive o ha vissuto tali difficoltà. Si confronteranno con il Vescovo quattro persone anziane, accompagnate da una farmacista, una caregiver, un’assistente sociale e l’operatrice di un centro diurno.


Ed è a partire dall’ascolto che Caritas vuole cogliere l’esortazione di Papa Francesco di portare al centro del pensiero e dell’azione pastorale l’importanza fondamentale della relazione, dell’incontro, della comunione universale, per:

«partorire un mondo nuovo, dove tutti siamo fratelli, dove ci sia posto per ogni scartato delle nostre società» (FT 278)

L’invito all’evento è rivolto a tutti coloro che, a prescindere dall’età, siano interessati e sensibili a questo tema.


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